Il parto è sicuramente un evento traumatico per il pavimento pelvico (i tessuti si devono distendere molto per permettere il passaggio del bambino).
Quali sono i fattori di rischio?
E’ importante considerare i cosiddetti fattori di rischio:
- il peso del bambino,
- l’esecuzione di episiotomia,
- l’incremento eccessivo di peso della mamma durante la gravidanza,
- l’aumentata lunghezza della fase espulsiva, le lacerazioni ecc.
Va anche detto che queste strutture (fascia e tessuto muscolare) iniziano a subire modificazioni già durante la gravidanza, di conseguenza non va considerato solo il momento del parto ma anche i mesi che l’hanno preceduto.
Problematiche che le donne possono incontrare dopo il parto
Incontinenza urinaria, prolasso, dolore durante i rapporti sessuali, incontinenza ai gas/feci sono, in ordine di incidenza, i sintomi che le donne possono riscontrare nel periodo successivo al parto.
C’è sicuramente una distinzione da fare tra l’immediato post parto e ad esempio a distanza di sei mesi dall’evento.
I sintomi con i mesi tendono a migliorare, in alcuni casi scompaiono del tutto e in altri persistono.
Nei casi in cui questi scompaiano ricordiamo però che l’evento stressante c’è stato e il pavimento pelvico ne ha risentito, motivo per il quale i sintomi potrebbero presentarsi più avanti, con l’avanzare degli anni o con una successiva gravidanza.
Quali sono i momenti in cui possiamo fare prevenzione o andare a trattare questa condizioni?
Prima della gravidanza, durante la gravidanza, nel periodo post parto e in qualsiasi altro momento dovessimo sentire che laggiù qualcosa non va.
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